Pensi che l’abbonamento sia roba per i colossi digitali? Ti capisco, lo pensavamo anche noi. E invece, aziende di ogni dimensione possono far crescere i ricavi con piani ricorrenti. Stabilire un rapporto più stretto con i clienti non è mai stato così semplice.

In questo post ti mostriamo cinque esempi concreti. Dal software allo streaming, fino ai prodotti fisici. Vedrai come un prezzo trasparente e offerte su misura riducono le cancellazioni e alzano il valore medio per utente. Pronto a rendere i tuoi ricavi più stabili e a fidelizzare il tuo pubblico?

Esempi top di modelli in abbonamento da cui prendere spunto

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Hai mai pensato a come un modello in abbonamento possa davvero trasformare la relazione con i tuoi clienti? Ecco cinque casi concreti a cui ispirarsi, perfetti per capire come chiarezza nei prezzi, offerte ben pensate e canali di coinvolgimento solidi possano fare davvero la differenza. Ogni esempio mostra modi pratici per rendere il tuo business non solo più stabile, ma anche davvero apprezzato dagli abbonati.

  • Adobe Creative Cloud: Con il suo piano mensile da 11,99 €, include strumenti popolari come Photoshop e Illustrator. Extra interessanti? Font e immagini stock aggiuntive (pagando qualcosa in più), aggiornamenti automatici e spazio cloud già compreso. Un pacchetto chiaro che spinge anche a scoprire servizi extra.
  • Netflix: Qui parliamo di un pacchetto base con pubblicità e tanti contenuti originali, a cui si accede anche con un periodo di prova gratis o con promozioni stagionali. Negli Stati Uniti copre il 18% del mercato della video on demand (VOD, servizi a richiesta), ma si impegna molto anche a mantenere bassa la percentuale di cancellazioni degli abbonamenti (churn).
  • Nespresso: Propone la consegna delle capsule tramite abbonamento, con notifiche push che avvisano quando sta per arrivare. Grazie all’integrazione con l’e-commerce, gli utenti ricevono offerte studiate su misura. Il risultato? Dispensa sempre piena per il cliente e nessuna fatica per riordinare.
  • Blissim: Una beauty box mensile da 14,90 €, personalizzata in base ai gusti dell’utente grazie all’analisi dei dati. Interessante la strategia di cross-selling: oltre ai mini prodotti, si incentivano gli acquisti di versioni full-size, alzando così la spesa media di ogni abbonato.
  • Decathlon: Offre noleggio periodico di biciclette e tende, con manutenzione inclusa e prenotazione digitale immediata da smartphone. E se alla fine decidi di tenere il prodotto? Nessun problema: puoi anche acquistarlo, così il modello miscela benissimo la prova con la possibilità di possesso.

Cerchi altre idee o dettagli operativi? Dai un’occhiata a casi studio simili o contattaci: possiamo aiutarti a costruire la versione su misura del tuo abbonamento!

Esempi di abbonamenti SaaS popolari e strategie di pricing

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Ma come strutturano i loro piani i servizi in abbonamento più famosi? Oggi esploriamo due modelli vincenti e sveliamo i loro segreti.

  • Microsoft 365 vs Office 2021
    Con Microsoft 365 paghi un canone annuale (da 69 € a 99 € l’anno) per Word, Excel e Teams. Nel prezzo trovi aggiornamenti automatici e 1 TB di spazio su OneDrive. Ogni anno il rinnovo diventa quasi un’abitudine. Così si crea un flusso costante di MRR (ricavo mensile ricorrente) che sostiene la crescita.
  • Spotify (modello freemium-premium)
    Spotify offre un piano gratuito con pubblicità e un abbonamento a 9,99 €/mese per ascolto senza interruzioni e download offline. Aggiunge poi sconti per studenti e pacchetti familiari. Questi upsell alzano l’ARPU (ricavo medio per utente) e aumentano il valore di ogni cliente. Il risultato? Più entrate e clienti più fidelizzati.

Ecco come funzionano le strategie di pricing più efficaci.

Abbonamenti media e streaming on demand di riferimento

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Netflix ha nettamente trasformato il modo in cui guardiamo film e serie. Ormai, parliamo di un vero punto di riferimento per lo streaming on demand. Nel 2022, si è preso il 18% di tutto il mercato VOD negli Stati Uniti, un bel traguardo. E in media, ogni famiglia sceglie quattro abbonamenti diversi. Il nuovo piano di Netflix con pubblicità? Perfetto per chi cerca di risparmiare, ma ancora vuole godersi quello che conta. Così si riesce anche a contenere le fughe degli utenti, quel famoso “churn”. E poi, tra serie create in house e novità che arrivano sempre, ogni interesse è soddisfatto.

Ti sei mai chiesto perché Amazon Prime negli USA costa quel che costa? La quota annuale è di 139 $, ma in cambio gli iscritti hanno spedizioni illimitate su più di 350 milioni di prodotti, te lo immagini? Gli utenti Prime poi, spendono quattro volte di più rispetto a chi non è abbonato. Quando Amazon ha alzato i prezzi (dal 25% al 43% in base al paese), non si è tirata indietro: ha usato strategie di “nudge” (quelle spinte gentili che aiutano a scegliere senza obbligare) per evitare l’emorragia di cancellazioni. E, tra Prime Video e offerte solo per membri, la fedeltà cresce sempre di più.

Un piccolo trucco che piace a tutti? Le promozioni. Periodicamente, trovi periodi di prova gratuiti o sconti sui primi mesi, così puoi testare le funzioni premium senza rischi. Piani studenti, pacchetti famiglia e offerte insieme agli operatori telefonici sono ottimi per far salire l’ARPU (cioè quanto si ricava in media da ogni cliente). E con promemoria per email e campagne social, il rinnovo automatico va che è un piacere.

Piattaforma Quota annuale Punti di forza Promozioni tipiche
Netflix Varie Contenuti originali, piano con pubblicità, continuo aggiornamento Prove gratuite, offerte studenti/famiglia
Amazon Prime $139 Consegne illimitate, Prime Video, offerte dedicate Piani bundle, periodi promo su abbonamento annuale

Ecco perché, quando si parla di streaming, le migliori piattaforme non si limitano ai contenuti. Sono veri ecosistemi, pensati per accompagnare chi guarda, ascolta e compra. E tu, quale sceglieresti?

Box mensili e prodotti fisici in sottoscrizione

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Recommerce ecologico (900.care)

900.care propone un abbonamento che rende la pulizia di casa più green.
Ogni mese ricevi ricariche igieniche ecologiche in flaconi riutilizzabili e zero plastica usa e getta.
La quota mensile include detergenti sostenibili e spedizione.
Tu riutilizzi all’infinito i contenitori e contribuisci a ridurre i rifiuti.

È così che un semplice refill diventa un servizio ricorrente a impatto ambientale quasi zero.

Sconto membership (Costco, Casino Max)

Costco chiede 36 € all’anno per la tessera e ti dà subito sconti esclusivi in store. In pochi acquisti copri la quota (break-even dopo poche spese), in ogni carrello successivo guadagni qualcosa.

Casino Max costa 10 € al mese o 90 € all’anno e assicura un 10% di sconto su tutti i prodotti. Superi 100 € di spesa mensile? Hai già ammortizzato l’abbonamento.

Due esempi di membership che premiano la fedeltà e trasformano i clienti in consumatori ricorrenti.

Metriche e consigli per lanciare un modello di business ad abbonamento di successo

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Vuoi capire davvero se il tuo modello di abbonamento funziona? Allora ti consiglio di concentrarti su alcuni indicatori fondamentali: MRR (ricavo ricorrente mensile), CLV (valore della vita del cliente), churn rate (cioè la percentuale di clienti che annullano) e ARPU (ricavo medio per utente). Sono queste le metriche che, giorno dopo giorno, ti dicono se la tua base di ricavi è solida e se i costi che sostieni per portare a bordo nuovi clienti sono sostenibili rispetto ai ritorni che ottieni. Ti capita mai di chiederti come se la cavino gli altri nel tuo settore? Metti a confronto i tuoi dati con i benchmark: spesso scoprirai dove hai margini di miglioramento. E se improvvisamente il churn rate schizza verso l’alto, è il segnale per rivedere le strategie di fidelizzazione.

L’onboarding, cioè il benvenuto che dai ai nuovi abbonati, è più importante di quanto sembri. Un percorso semplice, magari con una guida passo-passo e pochi clic, aiuta davvero a ridurre gli abbandoni precoci. Aggiungi una mail di benvenuto chiara, qualche video tutorial e assicurati di offrire una chat di supporto pronta all’uso. Un free trial – quindi una prova gratuita – di durata calibrata (ad esempio tra i 14 e i 30 giorni) aiuta i clienti a prendere confidenza senza stress. E se vuoi ridurre le cancellazioni per mancati pagamenti? Basta automatizzare i promemoria via email o SMS, invitare a aggiornare i dati della carta e intervenire subito quando ci sono problemi: spesso basta poco per evitare una perdita.

Per aumentare i ricavi, punta su azioni concrete di upselling e cross-selling. Prepara pacchetti mensili e annuali con vantaggi visibili, offri servizi aggiuntivi a pagamento come report su misura o la possibilità di entrare in community esclusive. E se vuoi davvero far respirare il tuo team di supporto, affidati a piattaforme specializzate che gestiscono rinnovi automatici e portali self-service: i clienti potranno gestire aggiornamenti, upgrade o downgrade da soli, magari anche di notte. Risultato? Il valore percepito cresce, e tu liberi risorse per essere ancora più efficiente.

Qui sotto trovi 5 pratiche operative che abbiamo visto funzionare:

  • Crea dashboard in tempo reale dove vedi MRR, CLV e churn rate aggiornati ogni giorno.
  • Segmenta mail e notifiche push per recuperare clienti che stanno per abbandonare o hanno messo in pausa l’abbonamento.
  • Offri un free trial tra i 14 e i 30 giorni e monitora attentamente chi si converte ad abbonato pagante: così puoi ottimizzare la durata della prova.
  • Imposta reminder automatici per l’aggiornamento dei metodi di pagamento e riduci le interruzioni non necessarie.
  • Personalizza proposte di upsell in base all’utilizzo reale e al profilo di spesa di ogni singolo cliente.

Vuoi un esempio pratico? Un business italiano a conduzione familiare con cui abbiamo lavorato ha aumentato l’MRR del 12% in pochi mesi solo implementando questi accorgimenti. Insomma, sono piccole azioni che possono fare una grande differenza.

Considerazioni finali

Abbiamo illustrato cinque casi concreti di sottoscrizione: dal software creativo alla consegna automatica di capsule, fino al beauty box e al noleggio di attrezzature sportive.

Poi abbiamo esaminato i principali piani SaaS e le piattaforme streaming, mettendo in luce leve di pricing e retention per fidelizzare gli utenti.

Nel settore retail, abbiamo visto bundle mensili e membership con sconti esclusivi. Infine, abbiamo proposto KPI e suggerimenti rapidi per monitorare MRR, CLV e contenere il churn.

Con questi esempi di modello di business a abbonamento, puoi impostare la tua roadmap con chiarezza e guardare al futuro con ottimismo.

FAQ

Che cos’è il business degli abbonamenti?

Il business degli abbonamenti è un modello di ricavi ricorrenti in cui i clienti pagano periodicamente per accedere a servizi o prodotti, garantendo flussi prevedibili e fidelizzazione a lungo termine.

Come descrivere un modello di business a sottoscrizione?

Un modello a sottoscrizione prevede che gli utenti versino un canone fisso (mensile o annuale) per utilizzare servizi o ricevere prodotti regolarmente, bilanciando prezzo, valore percepito e retention.

Quali sono esempi di aziende che adottano l’economia delle sottoscrizioni?

Esempi includono Netflix per lo streaming, Adobe Creative Cloud per il software, Nespresso per le capsule di caffè, Blissim per le beauty box e Decathlon per il noleggio di attrezzature sportive.

Quali vantaggi offre il servizio in abbonamento per le aziende?

Il servizio in abbonamento offre ricavi prevedibili, maggiore fidelizzazione clienti, opportunità di upsell, dati comportamentali per ottimizzare l’offerta e riduzione della stagionalità delle vendite.

Come funziona l’abbonamento Netflix?

L’abbonamento Netflix si basa su piani mensili (base, standard, premium) che differiscono per qualità video e numero di schermi simultanei, puntando su contenuti originali per limitare l’abbandono.