Ti sei mai chiesto perché due aziende con la stessa capitalizzazione di mercato possano avere valori così diversi? Nel mondo degli affari, dove ogni euro conta, guardare solo al prezzo delle azioni spesso inganna.

Ecco perché vogliamo spiegarti in modo semplice e concreto cos’è il valore d’impresa (enterprise value) e come si calcola, passo dopo passo. Così avrai tutti gli strumenti per confrontare aziende con strutture finanziarie diverse e fare scelte informate.

È il primo passo per valutare un’azienda a 360 gradi.

Che cos’è l’Enterprise Value: definizione e formula di calcolo

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Hai mai sentito parlare di Enterprise Value, spesso chiamato EV? In pratica, stiamo parlando del valore totale di un’azienda. È la cifra che un potenziale acquirente dovrebbe mettere sul tavolo per comprare il 100% della società, debiti inclusi e togliendo la liquidità a disposizione. È molto più di una semplice “market cap” (capitalizzazione di mercato): qui il punto di vista è davvero completo.

Scopriamo insieme come si calcola. La formula di base per l’enterprise value è semplice e concreta:

Formula
EV = Capitalizzazione di mercato + Debiti totali – Liquidità e mezzi equivalenti

Cosa significano queste voci? La capitalizzazione di mercato si ottiene moltiplicando il prezzo attuale di ogni azione per il numero di azioni in circolazione. Per debiti totali, intendiamo non solo i classici finanziamenti bancari, ma anche obbligazioni, prestiti e tutte le linee di credito attive. Quando parliamo di liquidità e mezzi equivalenti, ci riferiamo a tutto ciò che può essere rapidamente trasformato in denaro: cassa, titoli di stato facilmente vendibili o certificati di deposito a breve termine.

Questo metodo rende possibile un confronto più onesto tra aziende, anche quando hanno una struttura finanziaria molto diversa. Facciamo un esempio. Se un’azienda ha una capitalizzazione di mercato di 50 M€ , debiti per 20 M€ e disponibilità liquide per 5 M€ , l’EV sarà di 65 M€ . Ecco la cifra vera che interessa chi vuole diventare proprietario.

Vuoi approfondire questi calcoli o capire come arriviamo a queste cifre nella pratica? Puoi dare un’occhiata a Come si calcola il valore di un’azienda per un’analisi ancora più dettagliata.

Componenti della formula di Enterprise Value

Quando calcoliamo l’Enterprise Value (valore d’impresa), partiamo da capitale, debito e liquidità.
Ma ci sono due voci in più che ci aiutano a vedere il quadro completo.

Voce Descrizione
Interessi di minoranza Quota di patrimonio non controllata (equity su cui non abbiamo controllo diretto)
Azioni privilegiate Equity con priorità di dividendo (azioni che ricevono il dividendo prima delle ordinarie)

E ora un esempio pratico di net debt.
Per calcolare la posizione finanziaria netta (net debt), basta sottrarre la liquidità dal debito lordo (gross debt).
È un po’ come vedere quanto resta da pagare dopo aver usato tutta la cassa per saldare i debiti.
Immagina un’azienda con 100 M€ di debiti e 30 M€ di cassa.

Il net debt è 70 M€.

Esempio pratico: calcolo dell’Enterprise Value

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Facciamo due conti insieme. Immagina un’azienda con una capitalizzazione di mercato di 80 M€, debiti totali per 25 M€ e cassa disponibile di 10 M€ .

Ecco come si calcola l’Enterprise Value, passo dopo passo:

  1. Si parte sempre dalla capitalizzazione di mercato: 80 M€ .
  2. Poi si aggiunge il debito totale: 80 + 25 fa 105 M€ .
  3. Ora si toglie la liquidità in cassa: 105 meno 10 ci lascia con 95 M€ . Questo è il primo Enterprise Value (EV base), insomma quello più semplice.
  4. Se a questi 95 M€ sommiamo 2 M€ di interessi di minoranza (ovvero le quote di terzi non controllate) e 3 M€ di azioni privilegiate (azioni che hanno diritto a dividendi prioritari), arriviamo a 100 M€ . In questo caso parliamo di EV lordo, che rispecchia il valore considerando anche queste particolarità.

In breve, l’EV base di 95 M€ mostra quanto ti costerebbe davvero acquistare l’azienda, al netto dei contanti. Aggiungendo interessi di minoranza e azioni privilegiate, ottieni una fotografia più completa, che tiene conto anche delle posizioni degli altri azionisti e dei privilegi particolari sulle azioni.

Questo esempio serve proprio a rendere chiaro ogni step del calcolo dell’enterprise value: dal foglio excel fino a capire davvero cosa incide sul numero finale. Vuoi approfondire altri casi pratici? Scrivici pure!

Varianti e aggiustamenti dell’Enterprise Value

Quando valutiamo l’enterprise value adjusted, non basta fermarsi alla formula di base. Sotto la superficie, ci sono dettagli importanti che possono cambiare davvero la prospettiva su rischi e opportunità. Vediamo insieme le variazioni più frequenti da considerare:

  • Passività pensionistiche non finanziate: Qui parliamo di debiti verso i fondi pensione che spesso non sono indicati tra i debiti finanziari classici. Chi compra dovrà farsene carico in futuro, quindi è giusto aggiungerli al calcolo.
  • Imposte differite: Questi sono crediti o debiti fiscali già maturati ma che non sono ancora stati pagati o incassati. Includerli offre una fotografia più reale della situazione fiscale e di quanto si rischia di dover sborsare o ricevere dopo l’acquisizione.
  • Attività non core: Se l’azienda detiene immobili che non servono al business o partecipazioni che non sono parte della strategia centrale, conviene escluderli dal valore operativo. Così evitiamo di pagare per asset che non servono davvero alla crescita aziendale.
  • Goodwill e test di impairment: L’avviamento che appare a bilancio va controllato regolarmente con un test di impairment, che serve a capire se il suo valore è ancora giustificato. Se risulta svalutato, bisogna sottrarre la differenza dal valore totale.
  • Rettifiche per sinergie o premi di controllo: Se chi compra può generare sinergie vere, ad esempio economie di scala o riduzioni di costo, ha senso riconoscere un premio aggiuntivo nel prezzo. Al contrario, se sono previsti rischi di governance più elevati, si applica uno sconto. Così il prezzo finale tiene conto delle vere condizioni specifiche di quell’operazione.

Questi aggiustamenti aiutano a vedere il quadro completo e ad arrivare a un valore d’impresa che rifletta davvero la realtà. Così chi acquista saprà esattamente che cosa sta portando a casa.

Applicazioni e multipli di Enterprise Value per la valutazione d’impresa

Parliamo spesso di Enterprise Value (EV) quando ti siedi a valutare un’azienda, soprattutto nel mondo di fusioni e acquisizioni (M&A). In poche parole, l’EV rappresenta il punto di partenza pratico per capire quanto vale effettivamente una società rispetto ai suoi concorrenti diretti. Usiamo i cosiddetti “multipli di valutazione” proprio per avere una risposta rapida e concreta.

Ecco i multipli principali che di solito teniamo d’occhio:

  • EV/EBITDA: questo è il nostro preferito nei settori dove l’ammortamento pesa molto sul bilancio. In pratica, ti dice come sta andando davvero l’azienda a livello operativo.
  • EV/SALES: ideale per quelle imprese che crescono in modo veloce ma ancora non generano utili. Utile, per esempio, per startup o scale-up che puntano tutto sul fatturato.
  • EV/EBIT: lo scegliamo quando vogliamo confrontare diverse società che adottano politiche di ammortamento differenti. Serve a eliminare l’effetto degli ammortamenti o delle svalutazioni, così il confronto è più trasparente.

Nelle operazioni pratiche di merger & acquisition, questi rapporti ci aiutano a fissare un prezzo reale basato sulle transazioni di mercato. Facciamo un esempio concreto: se il settore viaggia su un multiplo EV/EBITDA di 8 volte e un’azienda genera un EBITDA (ovvero il margine operativo prima di interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni) da 5 M€, ecco che il valore d’impresa stimato arriva a 40 M€. Semplice, vero?

Certo, bisogna poter contare su dati affidabili di confronto: senza un set di peer affidabile, il gioco rischia di non funzionare. Vuoi capire come collegare davvero l’analisi di bilancio con la due diligence per rafforzare la valutazione? Scopri di più leggendo Analisi di bilancio nella due diligence finanziaria.

Enterprise Value vs Equity Value

Qui molti confondono. L’Equity Value indica il valore riservato direttamente agli azionisti, cioè quanti euro effettivamente arrivano nelle loro tasche. Si calcola partendo dall’Enterprise Value e sottraendo la Net Financial Position, cioè il debito netto meno la liquidità disponibile. In altre parole, si prende il valore “totale” dell’azienda, poi si tolgono i debiti (che l’acquirente dovrà ripagare) e si aggiunge la liquidità presente in cassa.

Così, passi da un valore ampio (corporate) al prezzo effettivo delle azioni. Questo confronto tra enterprise value ed equity value è cruciale durante una trattativa: ti mostra quanto finirà davvero nelle mani degli azionisti e quanto, invece, servirà per sistemare tutte le pendenze finanziarie. Saperlo è fondamentale per ogni negoziazione ben fatta.

Considerazioni finali

Entrando nel vivo, abbiamo definito l’Enterprise Value e spiegato la formula base: capitalizzazione di mercato più debito meno liquidità.
Poi abbiamo esaminato ogni voce, presentato un esempio pratico e approfondito gli aggiustamenti per passività e attività non core.
Infine, abbiamo visto i multipli più utili (EV/EBITDA, EV/Sales) e la differenza con l’Equity Value.
Così la definizione e il calcolo dell’enterprise value diventa un alleato concreto per orientare le vostre decisioni finanziarie.
Ora potete applicare queste idee e dare nuovo slancio al vostro percorso di crescita con fiducia!

FAQ

Come si calcola l’Enterprise Value?

L’Enterprise Value si calcola sommando la capitalizzazione di mercato e il debito totale e sottraendo liquidità e mezzi equivalenti.

Cos’è l’EV?

L’EV (valore d’impresa) rappresenta il prezzo complessivo per acquistare il 100% di una società, inclusi debiti e liquidità.

Qual è la differenza tra Enterprise Value ed Equity Value?

L’Equity Value misura il valore riservato agli azionisti, ovvero l’EV meno il debito netto (debito totale meno liquidità).

Cos’è e come si calcola l’Equity Value?

L’Equity Value si calcola moltiplicando il prezzo dell’azione per il numero di azioni in circolazione e rappresenta il valore spettante ai soci.

Come si determina l’Enterprise Value per una società non quotata?

Per una società non quotata si stima la market cap tramite multipli comparabili o flussi di cassa scontati, poi si aggiunge il debito e si sottrae la liquidità.

Cosa significa il multiplo EV/EBITDA e conviene che sia alto o basso?

Il multiplo EV/EBITDA confronta il valore d’impresa con gli utili operativi (EBITDA), dove un valore più basso indica potenzialmente un’acquisizione più vantaggiosa.

In che modo si utilizza il WACC nel calcolo dell’Enterprise Value?

Il WACC entra nei modelli DCF scontando i flussi di cassa futuri: EV = somma dei flussi futuri divisi per (1+WACC)^n più valore terminale.