I Veri Motivi per Acquistare Attività “Noiose” Secondo Carl Allen

In questo video, Carl Allen e il suo intervistatore Chris Moore discutono perché investire in attività “noiose” ma di dimensioni sostanziali rappresenti un’opportunità molto più vantaggiosa rispetto alle micro-attività o ai franchising. Allen sottolinea ripetutamente come non esista un vero “reddito passivo” nell’acquisizione di piccole imprese, e che le aziende con un flusso di cassa annuale di almeno 500.000 $ consentono una gestione realmente delegabile mantenendo margini adeguati.

Perché l’Ossessione per le Micro-Attività è un Errore Costoso

Molti imprenditori emergenti sono attratti dall’idea di acquistare piccole attività che promettono un “reddito da cassetta postale” – quel sogno di ricevere pagamenti senza intervento attivo. Ho osservato questo fenomeno in particolare tra chi esplora il mercato delle lavanderie a gettoni, dei saloni di parrucchiere o dei piccoli franchising.

Ma Carl Allen fa un’osservazione illuminante: non esiste un vero reddito passivo nell’acquisizione di piccole imprese. A differenza degli investimenti immobiliari, dove effettivamente si può adottare una strategia “imposta e dimentica”, le micro-attività commerciali richiedono una gestione costante.

Allen racconta di un caso emblematico: il proprietario di una lavanderia a gettoni che generava circa 3.200 $ al mese, ma spendeva 60 ore settimanali gestendo problemi come clienti che rubavano lampadine, consumavano sostanze illecite nei locali, o addirittura provocavano incendi. Il risultato? Un “reddito passivo” che richiede un impegno a tempo pieno.

Questo solleva una domanda fondamentale per chi si affaccia al mondo dell’M&A: perché accontentarsi di piccoli problemi con piccoli rendimenti quando, con lo stesso impegno, potresti gestire problemi più grandi con rendimenti decisamente superiori?

L’Equazione Vincente: Dimensioni + Delegabilità = Libertà Imprenditoriale

La tesi centrale di Allen è sorprendentemente controcorrente rispetto a molti “guru” del business: le attività più grandi sono effettivamente più facili da gestire delle piccole. Il motivo? Il flusso di cassa.

Un’azienda che genera 500.000 $ -1 M$ di profitto annuale consente di:

  1. Assumere manager competenti che gestiscono i problemi quotidiani
  2. Finanziare l’acquisizione con strumenti bancari convenzionali a tassi ragionevoli
  3. Mantenere un margine adeguato dopo aver pagato tutti i costi operativi e finanziari

Allen porta l’esempio di un suo conoscente nel Regno Unito che ha acquisito un’attività di HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) con un flusso di cassa superiore a 500.000 $ annui. Quando l’azienda ha affrontato una crisi – incluso un incendio nei locali – il proprietario ha potuto affidarsi completamente al direttore generale stipendiato, mantenendo intatta la sua qualità di vita.

Questo esempio illustra perfettamente ciò che nell’M&A chiamiamo “scalabilità operativa”. Le attività di servizio come l’HVAC possono espandersi geograficamente con investimenti incrementali, mentre attività fisiche come lavanderie o saloni sono intrinsecamente limitate dalla loro localizzazione.

Il Rapporto di Copertura del Debito: Il KPI che Determina il Successo

Ho notato che molti acquirenti inesperti trascurano un indicatore fondamentale quando strutturano un’acquisizione: il rapporto di copertura del servizio del debito (DSCR). Allen lo identifica come il parametro più importante per valutare la sostenibilità di un’operazione.

Facciamo un esempio concreto:

  • Scenario ottimale: Un’azienda con utile operativo di 500.000 € annui, acquistata a un multiplo di 3x (1,5 M€), finanziata con prestito decennale che richiede 250.000 € annui di servizio del debito. DSCR = 2x, significa che per ogni euro destinato al pagamento del debito, ne rimane uno per l’acquirente.
  • Scenario problematico: Una lavanderia con utile di 60.000 € annui, acquistata a un multiplo di 5x (300.000 €), con pagamenti annuali di circa 45-50.000 €. Questo lascia appena 10-15.000 € all’acquirente, con tutti i rischi imprenditoriali del caso.

Questo calcolo evidenzia un paradosso del mercato attuale: le piccole attività spesso si vendono a multipli più elevati rispetto alle aziende medio-grandi, rendendo le prime proporzionalmente più costose e rischiose.

L’Impatto dell’IA: Perché le Attività “Noiose” Sono a Prova di Futuro

La riflessione più sorprendente di Allen riguarda la resilienza delle attività tradizionali nell’era dell’intelligenza artificiale. Mentre settori come le agenzie di marketing, i servizi IT e l’ingegneria del software potrebbero subire trasformazioni radicali, le attività di servizio “noiose” hanno una protezione intrinseca:

“L’IA non può cambiare una lampadina. Non può riparare un rubinetto. Non può sistemare una tegola rotta. Non può decorare una casa, tagliare l’erba o controllare i parassiti.”

Questa osservazione va controcorrente rispetto alla narrativa dominante sulle start-up tecnologiche. Le attività tradizionali di servizio, soprattutto quelle legate alla casa, hanno una protezione naturale dalle interruzioni tecnologiche e continueranno a generare flussi di cassa prevedibili per gli anni a venire.

L’IA funzionerà come abilitatore per queste attività, migliorando marketing e processi, ma non come sostituto. Il risultato? Maggiore efficienza operativa e margini potenzialmente più elevati per i proprietari.

Perché Non Comprare un Franchising?

Allen esprime scetticismo anche sul modello del franchising, definendolo “stupido” per diversi motivi:

  1. Restrizioni territoriali e operative che limitano la crescita
  2. Canoni perpetui da pagare indipendentemente dalle performance
  3. Clausole di vendita restrittive che complicano l’exit
  4. Saturazione del mercato in molti settori (cita Subway con 30.000 locali)

Sebbene riconosca che i franchising hanno un tasso di successo migliore rispetto alle startup indipendenti (75% contro 4%), attribuisce questo vantaggio principalmente al processo di selezione rigoroso e ai requisiti patrimoniali elevati, non alla bontà intrinseca del modello.

La Strategia di Investimento “Noiosa” ma Vincente

Riflettendo sul portafoglio di Allen (circa 30 aziende in cui non lavora direttamente), emerge una strategia chiara: acquisire attività con flussi di cassa sostanziali, resilienza alle interruzioni tecnologiche e potenziale di miglioramento operativo.

Settori che meritano particolare attenzione includono:

  • Servizi per la casa (elettricisti, idraulici, riparazioni)
  • Servizi professionali regolamentati (studi commercialisti)
  • E-commerce di prodotti fisici (che ha beneficiato del cambiamento nelle abitudini dei consumatori durante la pandemia)

Il denominatore comune? Sono tutti settori che Allen definisce “noiosi” ma con una caratteristica essenziale: generano flussi di cassa sostanziali e prevedibili.

Punti salienti

  • Non esiste un vero reddito passivo nell’acquisizione di piccole imprese: o scegli attività abbastanza grandi da permetterti di delegare, o preparati a lavorarci personalmente.
  • Il rapporto di copertura del servizio del debito (DSCR) dovrebbe essere almeno 2x per garantire la sostenibilità dell’acquisizione.
  • Le attività di servizio tradizionali offrono una protezione naturale contro le interruzioni tecnologiche, rendendole investimenti a prova di futuro.

P.S.

La prossima volta che sentirai parlare di un’opportunità di acquisizione “piccola ma interessante”, ricordati di fare questo semplice calcolo: dopo aver pagato il servizio del debito, quanto ti rimane? E quel residuo giustifica veramente il rischio e l’impegno? Nella maggior parte dei casi, scoprirai che “più grande” è effettivamente “più facile”.

Video di riferimento

Come mettere in pratica

Suggerirei di intraprendere subito queste azioni semplici e a basso costo per puntare a un’operazione di M&A solida:

  • Definire il budget e il flusso di cassa target
    Io calcolerei in partenza un utile operativo minimo di 500.000 € annui. Questo ti permette di sostenere il debito, pagare un manager e ottenere un reddito netto.
  • Fare il calcolo del DSCR (Debt Service Cover Ratio)
    Prendo l’EBITDA previsto e lo divido dal servizio del debito annuale. Cerco sempre un DSCR ≥ 2x: così ogni euro di rata ha un euro di copertura.
  • Selezionare settori “noiosi” ma resistenti
    Mi concentro su servizi per la casa (idraulici, elettricisti, HVAC) o su attività professionali regolamentate (studi commercialisti). Hanno flussi stabili e non sono a rischio AI.
  • Analizzare 3–5 aziende in lista
    Contatto broker locali o uso portali M&A per valutare multipli e documenti finanziari. Dedico qualche ora alla settimana a queste valutazioni: è tempo ben speso.
  • Preparare un piano di manager sourcing
    Individuo profili con esperienza operativa e negozio salari in linea con il flusso di cassa. Un bravo direttore generale risolve contratti, personale e crisi senza rubare il mio tempo.
  • Presentarsi a banche e SBA lender
    Con il DSCR già calcolato, mostro un progetto chiaro. Richiedere preventivi di finanziamento è gratuito e richiede poche riunioni.

Così trasformo subito concetti “noiosi” in cassa concreta, riducendo rischi e imprevisti.

Citazioni

“Non c’è nulla di noioso nel flusso di cassa”

“L’intelligenza artificiale non può cambiare un rubinetto né tagliare l’erba”

“Possediamo circa 30 aziende e in nessuna di esse lavoriamo”

“Nessun investitore si alza per un’azienda da 60.000 € all’anno”

“Devi comprare un’azienda che fatturi almeno mezzo milione di euro l’anno”