Quando un Birrificio Non Vale l’Investimento: Analisi di una Taproom in Vendita
In questo video, gli esperti di “Acquisitions Anonymous” analizzano la vendita di un birrificio con taproom ad Albuquerque, New Mexico, valutando criticamente il prezzo richiesto di 2,4 M$ a fronte di un flusso di cassa di 300.000 $. Gli host evidenziano i problemi del settore della birra artigianale, l’eccessiva valutazione dell’attività e le potenziali problematiche legate alla separazione tra immobile e attività commerciale.
Il Settore dei Microbirrifici: Un Mercato in Contrazione
Il mercato dei microbirrifici e delle taproom sta attraversando una fase di contrazione significativa. Dopo anni di espansione incontrollata, con birrifici artigianali aperti praticamente ad ogni angolo, stiamo assistendo a un inevitabile ridimensionamento del settore.
In molte città americane, anche in quelle in piena crescita economica come Charlotte, si vedono birrifici in vendita a prezzi drasticamente ridotti – talvolta equivalenti al solo valore delle attrezzature. La saturazione del mercato ha creato una situazione in cui l’offerta supera ampiamente la domanda, rendendo particolarmente difficile ottenere valutazioni elevate per queste attività.
Questo trend non è un fenomeno isolato ma rappresenta una correzione naturale dopo un periodo di eccessivo entusiasmo per il settore della birra artigianale. Per gli investitori, questa realtà solleva domande fondamentali sulla convenienza dell’acquisto rispetto alla creazione da zero di un’attività simile, specialmente quando i prezzi richiesti sono fuori mercato.
La Verità Nascosta dietro la Redditività dei Birrifici Artigianali
Un aspetto sorprendente del settore dei birrifici artigianali è che molti proprietari gestiscono queste attività più per passione o prestigio che per effettiva redditività. Questo dato emerge chiaramente dall’analisi di numerosi bilanci di microbirrifici:
“Molti dei proprietari lo fanno per divertimento o prestigio piuttosto che per la redditività“, nota uno degli esperti nel video, sottolineando una dinamica fondamentale del settore.
Quando si esaminano i conti economici di questi locali, spesso si scopre che la redditività apparente è artificialmente gonfiata da affitti sotto-mercato, specialmente quando l’immobile è di proprietà dei gestori. Una volta applicato un canone d’affitto a valore di mercato, molti birrifici passano rapidamente da un’apparente redditività a una situazione di perdita operativa.
Questo è particolarmente rilevante nel caso analizzato: il birrificio 377 di Albuquerque mostra un flusso di cassa dichiarato di 300.000 $ annui, ma l’immobile (valutato 2 M$) non è incluso nella vendita. È altamente probabile che, una volta applicato un canone d’affitto di mercato, la redditività effettiva risulti significativamente inferiore, se non negativa.
La Complessa Relazione tra Immobiliare e Attività Commerciale
Una delle scoperte più interessanti dall’analisi di questo caso riguarda il rapporto tra l’attività commerciale e l’immobile. Spesso, i proprietari di piccole imprese che detengono anche l’immobile non comprendono adeguatamente il valore relativo delle due componenti.
Nel caso del birrificio 377, sembra emergere uno scenario comune: l’immobile ha probabilmente accumulato un valore significativamente maggiore dell’attività stessa. Durante gli anni di tassi d’interesse quasi zero, molti imprenditori hanno inconsapevolmente “parcheggiato” capitale nell’immobiliare, ottenendo rendimenti immobiliari superiori a quelli dell’attività operativa.
Questo crea situazioni paradossali in cui l’attività commerciale potrebbe valere relativamente poco, mentre l’immobile ha quadruplicato il suo valore. I proprietari potrebbero massimizzare il ritorno chiudendo il birrificio, affittando lo spazio ad un’attività più redditizia e vendendo l’immobile separatamente.
La Struttura dei Costi e delle Licenze: Un’Analisi Economica
Un elemento particolarmente interessante di questa taproom riguarda la sua struttura operativa e normativa. In New Mexico, le licenze per la vendita di alcolici sono estremamente costose (500.000-750.000 $) e limitate. Il birrificio 377 aggira questa limitazione producendo birra in loco, il che consente loro di servire la propria birra senza la necessità di una costosa licenza per alcolici.
Questa strategia comporta vantaggi e svantaggi significativi:
- Vantaggi: margini elevati sulla birra servita in loco (costo di produzione circa 0,50$ per un bicchiere venduto a 5$)
- Svantaggi: necessità di investimenti significativi in attrezzature di produzione e competenze specifiche
Il birrificio si trova inoltre in una “zona di Goldilocks” problematica: non è abbastanza grande per beneficiare delle economie di scala nella produzione e distribuzione all’ingrosso (dove una pinta venderebbe all’ingrosso per soli 0,75$), ma è sufficientemente grande da comportare costi fissi significativi.
Questo equilibrio precario rende la struttura dei costi particolarmente vulnerabile alle fluttuazioni di vendita e complica ulteriormente la giustificazione della valutazione richiesta.
Il Vero Valore di un Birrificio in Vendita
L’aspetto più sorprendente e controintuitivo emerso dall’analisi è che, in molti casi di vendita di birrifici artigianali, il vero valore non risiede nell’attività commerciale ma nelle componenti accessorie:
- Il valore della licenza: In alcune giurisdizioni, come il New Mexico, una licenza per la vendita di alcolici può valere fino a 750.000 $, superando di gran lunga il valore dell’attività stessa.
- L’immobile: Spesso l’apprezzamento immobiliare durante la gestione dell’attività rappresenta il vero “guadagno” per i proprietari.
- La posizione e il contratto d’affitto: Nel caso di attività in affitto, un contratto lungo a condizioni favorevoli può costituire il principale asset dell’azienda.
Nel caso specifico del 377 Brewery, nonostante sia classificato come primo tra bar e pub di Albuquerque su TripAdvisor e goda di una posizione privilegiata vicino all’aeroporto e alla base dell’aeronautica militare, il valore intrinseco dell’attività difficilmente giustifica il prezzo richiesto di 2,4 M$ (8 volte il flusso di cassa dichiarato).
Il consenso degli esperti è che una valutazione più realistica si aggirerebbe intorno a 1-2 volte il flusso di cassa reale (considerando un canone d’affitto di mercato), portando il valore a circa 300.000-500.000 $.
Punti salienti:
- Analizza separatamente immobile e attività: Quando valuti l’acquisto di un’attività con immobile, considera sempre il valore delle due componenti separatamente e applica un canone d’affitto di mercato per determinare la reale redditività.
- Verifica la sostenibilità del modello di business: Nel settore dei birrifici artigianali, molte attività sono gestite per passione piuttosto che per profitto. Assicurati che i numeri abbiano senso anche senza il “fattore passione”.
- Considera alternative meno costose: Prima di investire milioni in un’attività esistente, valuta se costruirne una simile da zero possa essere significativamente più economico, specialmente in settori con barriere all’ingresso relativamente basse.
P.S. La prossima volta che sogni di aprire il tuo birrificio, ricorda che essere il miglior cliente di un birrificio esistente è infinitamente meno costoso e stressante che possederne uno. Come ha osservato un esperto: “Ciò che molte persone vogliono veramente non è possedere un bar o un ristorante, ma essere il cliente preferito di uno già esistente – puoi semplicemente andarci un paio di volte a settimana, lasciare generose mance, e avrai essenzialmente la stessa esperienza senza investire milioni e senza tutti i mal di testa.”
Video di riferimento
Come mettere in pratica
Suggerirei di implementare subito un’analisi separata tra immobile e attività, senza costi aggiuntivi, così da capire qual è il vero valore operativo.
Un buon modo di farlo è:
- Contabilizzare un canone di affitto di mercato sul bilancio esistente, usando un foglio Excel.
- Verificare i numeri senza “sconti passione”: ricalcolare ricavi e costi come se fosse un’operazione pura.
- Confrontare il costo di avviare da zero un microbirrificio (magari in piccolo) con l’acquisto dell’attività.
I consigli low-cost e high-value:
- Girare un breve video con lo smartphone per presentare menu, spazio e layout. Ti servirà per attirare sponsor di eventi locali o semplici clienti, senza investire in brochure.
- Cercare attrezzature usate o aste di ristoranti chiusi: spesso si trovano tank e banchi birra a prezzo di realizzo.
- Sfruttare la licenza “Goldilocks” di produzione diretta per ridurre il costo di alcolici.
- Avviare piccoli pop-up o serate degustazione in spazi in affitto breve, per validare il prodotto prima di impegnarti in un lungo contratto di locazione.
- Stringere collaborazioni con locali affini (food truck, birrerie artigianali), scambiando visibilità anziché budget marketing.
Così, con poche centinaia di euro e qualche ora di lavoro, puoi testare il modello, tagliare i rischi e aumentare il valore dell’investimento.
Citazioni
“Il settore della ristorazione è sempre complicato”
“Il capitale trova sempre un modo”
“Spesso si guadagna di più con il mattone che con l’azienda”
“Un’azienda vale per i suoi flussi di cassa futuri”
“Molti preferiscono essere il cliente ideale anziché il proprietario”