Hobby o business? Recensiamo un pazzesco business da 5.000 richiami

Il Paradosso della Vendita di Business Online: Quando un’Azienda Vale Meno dei Suoi Utili Annuali

In questo video, il podcast “Acquisitions Anonymous” analizza un curioso annuncio di vendita trovato online: un’azienda canadese di produzione di stampi per la caccia alle anatre messa in vendita per soli 5.999 dollari canadesi (circa 4.300 dollari americani), nonostante dichiari ricavi di 500.000 dollari e profitti di 25.000 dollari annui. Gli host del podcast discutono delle possibili spiegazioni dietro questa valutazione sorprendentemente bassa e delle lezioni che gli imprenditori possono trarne.

Quando il Prezzo È Troppo Bello per Essere Vero

La scoperta di un’azienda in vendita per un multiplo di soli 0,25 volte gli utili annuali fa scattare immediatamente l’allarme. Nel panorama delle acquisizioni di PMI, i multipli tipici variano da 3 a 6 volte l’EBITDA per aziende stabili e redditizie. Quando vediamo valutazioni così drasticamente inferiori alla norma, dobbiamo indagare più a fondo.

Nel caso specifico discusso nel podcast, emergono diversi segnali preoccupanti:

  • I dati finanziari risalgono al 2018, rendendo le informazioni obsolete di circa 7 anni
  • I margini dichiarati sono estremamente bassi (circa il 5%)
  • La descrizione dell’attività sembra indicare più un’operazione artigianale che un’azienda strutturata
  • Non ci sono informazioni sulla clientela, sui canali di distribuzione o sulla proprietà intellettuale

Questi elementi suggeriscono che non si tratti di un’azienda operativa attiva, ma piuttosto di una “liquidazione di garage” – qualcuno che vende rimanenze di magazzino, attrezzature e forse un elenco clienti obsoleto.

Il Valore Nascosto nelle “Attività Hobby”

Nonostante lo scetticismo iniziale, il podcast evidenzia un punto interessante: le cosiddette “attività hobby” possono rappresentare opportunità valide per chi sa identificare il potenziale di crescita.

Uno degli host condivide l’esempio di un amico che ha avviato un’attività simile nel suo garage, assemblando prodotti con componenti in parte importati dalla Cina. Partito come side hustle, il business si è evoluto fino a richiedere un magazzino di 370 metri quadri e otto dipendenti, generando un reddito a sei cifre per il proprietario.

Questo esempio illustra perfettamente come attività apparentemente modeste possano trasformarsi in imprese redditizie con il giusto approccio al mercato e alla scalabilità. La chiave sta nell’identificare quelle attività che:

  1. Hanno una clientela fedele e ricorrente
  2. Operano in una nicchia con domanda stabile
  3. Possono beneficiare di ottimizzazioni operative o di marketing
  4. Non richiedono ingenti capitali per crescere

L’Insidia dei Margini Ridotti

Uno degli aspetti più allarmanti dell’annuncio riguarda i margini operativi estremamente ridotti – circa il 5%. Come sottolinea uno degli esperti nel podcast, operare con margini così ristretti rappresenta un rischio significativo per qualsiasi attività.

Con margini così sottili, anche piccole variazioni nei costi possono erodere completamente la redditività dell’azienda. Questo è particolarmente vero per attività che:

  • Dipendono da componenti importati (vulnerabili a tariffe e fluttuazioni valutarie)
  • Hanno costi fissi significativi
  • Operano in mercati altamente competitivi
  • Non possiedono differenziazioni significative rispetto ai concorrenti

Per gli imprenditori alla ricerca di acquisizioni, questa è una lezione fondamentale: i margini rappresentano il “cuscinetto di sicurezza” dell’azienda e determinano la sua capacità di resistere a shock esterni o di investire nella crescita futura.

La Sorprendente Verità: I Canali di Acquisizione Non Convenzionali

Forse l’aspetto più controintuitivo emerso dalla discussione è che i canali non convenzionali per la ricerca di acquisizioni – come Craigslist, Facebook Marketplace o siti di annunci locali – possono occasionalmente rivelare opportunità straordinarie che sfuggono ai circuiti tradizionali.

Mentre la maggior parte degli imprenditori acquisitivi si concentra su broker professionisti, marketplace specializzati o reti di intermediari, esistono “diamanti grezzi” in canali meno battuti. Questi canali tendono ad essere frequentati da proprietari di piccole imprese che:

  • Non hanno familiarità con i processi formali di vendita
  • Potrebbero sottovalutare significativamente il valore della loro attività
  • Sono motivati da fattori personali più che finanziari (pensionamento, trasferimento, cambio di interessi)
  • Non hanno le risorse o la pazienza per un processo di vendita tradizionale

Gli acquirenti strategici, in particolare, possono trovare valore in queste situazioni quando l’acquisizione si integra con attività esistenti o consente l’ingresso in nuovi mercati correlati.

Quando l’Opportunità è Realmente un’Operazione di “Salvataggio”

Analizzando più a fondo l’annuncio discusso nel podcast, emerge un modello di business che potrebbe essere in fase terminale: un’attività che probabilmente ha avuto un periodo di successo ma che è stata progressivamente marginalizzata dalla concorrenza diretta dall’estero.

I partecipanti ipotizzano che l’azienda possa aver iniziato servendo clienti locali e rivenditori specializzati, per poi vedere questo canale erodersi quando i rivenditori hanno iniziato ad approvvigionarsi direttamente da produttori esteri a costi inferiori.

Questo scenario è incredibilmente comune nell’attuale panorama manifatturiero e rappresenta un importante avvertimento per gli acquirenti: assicurarsi che l’azienda target abbia difese competitive sostenibili contro la pressione dei costi esteri.

Punti salienti

Verifica quanto siano recenti i dati finanziari: Le informazioni obsolete possono nascondere un declino significativo dell’attività negli anni più recenti.

Considera i margini come indicatore di resilienza: Business con margini inferiori al 10-15% sono estremamente vulnerabili a shock esterni e difficili da far crescere.

Non sottovalutare il potenziale delle “attività hobby”: Con le giuste competenze di scalabilità, possono trasformarsi in imprese redditizie, ma devono essere acquisite mentre sono ancora vitali.

P.S. Ho sempre sostenuto che il valore di un’acquisizione dipende più dalla visione dell’acquirente che dai numeri storici. Un’attività in declino nelle mani sbagliate può essere un’opportunità straordinaria nelle mani giuste. La chiave è avere una strategia chiara per creare valore dopo l’acquisizione, non semplicemente sperare in una continuità dei risultati passati.

Video di riferimento

Come mettere in pratica

  • Suggerirei di richiedere subito bilanci aggiornati: prima di valutare un’azienda, insisti per vedere dati finanziari degli ultimi anni. Questo ti evita sorprese legate a margini risicati o entrate obsolete.
  • Un buon modo per capire la solidità è calcolare i margini operativi: punta a operazioni con almeno il 10–15% di margine. Chiudere un occhio su percentuali sotto il 5% può diventare un boomerang se i costi salgono.
  • Esplora canali non convenzionali come Marketplace, Subito o Craigslist: filtra annunci locali e imposta avvisi automatici. Spesso lì si trovano “liquidazioni di garage” a prezzi stracciati, ma che possono nascondere scorte e componenti da rimettere velocemente in vendita.
  • Individua attività “hobby” con clientela fedele: cerca nicchie dove la domanda è stabile (es. accessori sportivi, prodotti artigianali). Con pochi investimenti iniziali (spazio in garage, qualche centinaio di euro in materiale), puoi testare subito il mercato.
  • Metti in piedi operazioni di assemblaggio o light manufacturing: acquista semilavorati da fornitori esteri e completa il prodotto. Un magazzino piccolo e strumenti base bastano per scalare passo passo, mantenendo bassi i costi fissi.
  • Prepara un mini-piano di ottimizzazione: definisci 3 azioni concrete (es. rinegoziazione fornitori, automatizzazione ordini online, profilazione cliente) e implementale a costo zero o quasi in un mese.

Citazioni

“Un giorno troverò un diamante grezzo su Craigslist”

“CapitalPad professionalizza l’investimento nelle piccole imprese”

“Perché non iniziare in garage con 25.000 invece di un prestito da 5 milioni”

“Scappate da imprese con margini del 5%, sono pericolose”

“A volte le offerte migliori sono quelle per svuotare il garage”

Scroll to Top